RODOLFO REGIS

Ho cominciato ad avvicinarmi alla fotografia nel 1972 con un corso di fotografia pomeridiano durante la Scuola Media, nel 1974 ho cominciato a frequentare il Club Fotografico Pipino.

Tra il ’76 e il ’79 ho frequentato l’I.T.I.S. per le Arti Fotografiche G.B. Bodoni.

Erano gli anni del Movimento Studentesco e la fotografia aveva un forte carattere “militante” e di denuncia sociale. Di quegli anni, quindi, le fotografie delle manifestazioni, delle scuole occupate, dei cortei e dei concerti autogestiti. Ma anche le fotografie delle fabbriche e delle periferie, dei quartieri operai. Di quegli anni ricordo bene l’opera di due fotografi, Uliano Lucas e Gabriele Basilico, che certamente hanno lasciato una traccia nel mio modo di fotografare. Importantissimi furono anche gli esempi di Robert Capa, Werner Bischof, Don Mc Cullin con i quali, alla nostra età di allora, abbiamo sognato tutti l’avventura del grande reporter

Sono passati 40 anni, il ragazzino che ero allora è diventato un quasi sessantenne che ancora oggi si trova a fotografare musicisti di strada e architetture, con la stessa passione per il rapporto tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda.

Ritratti, architettura e street photography sono ancora il mio interesse principale; il Club Pipino è ancora e sempre il posto dove mi trovo a discutere tra vecchi amici di quel meraviglioso mezzo di espressione che è la fotografia.


Rodolfo Regis

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