La fotografia a Pinerolo ha molti cultori. Un gruppo qualificato di questi si è raccolto ne Club Fotografico Pipino la cui attività arriva, quest’anno, a celebrare il trentennale.
Più che opportunopertanto che l’attività di questo periodo di lavoro trovi espressione in questo volume, un’antologia bella e suggestiva, ricca, ma nello stesso tempo persin troppo ridotta.
E sì perchè, percorrendo queste pagine, chi in questi anni ha frequentato le mostre promosse dal Club non potrà non pensare alle tante immagini (volti, paesaggi, ambienti, situazioni, ecc.) a colori ed in bianco/nero, che in questi anni ha potuto vedere e gustare, che con pacere rivedrebbe e che, per motivi di spazio, non possono essere qui riprodotte.
In un contesto culturale e sociale in cui l’immagine è, in generale, sinonimo di apparenza, mi pare che il “Club Fotografico Pipino” abbia percorso con fedeltà una strada diversa: l’immagine è concretezza, essenzialità e ricerca.
Anche per questi motivi saluto con piacere la pubblicazione di questo volume e mi complimento per il lavoro svolto con tanta passione e con pari discrezione in questi trent’anni dal Club Fotografico Pipino con l’augurio che la sua attività continui.
Alberto Barbero